Trek dei "3 Colli" in Nepal

 

Il 18 Ottobre coordinerò un trek della durata di 19 giorni attraverso le più belle alte valli nepalesi dove si può ancora vivere l’avventura. ll trek dei "Tre Colli" è un itinerario affascinante che si svolge per metà in zone remote e poco frequentate del Nepal. Prende il nome dai tre alti passi glaciali che lo caratterizzano. Questo percorso è stato definito il più difficile dei trek nepalesi e paragonato a una facile ascensione alpinistica, quantomeno nei giorni in cui si attraversano i tre passi (il primo colle a 6100 m circa poi il West a Col a 6170 m e infine l'Amphu Laptcha, alto 5850 m). Il trek non richiede specifiche conoscenze alpinistiche ed eccezione di tre calate su corda e di una progressione in cordata su di ghiacciaio pianeggiante a 6000 m. I cento chilometri del trek si percorrono in dodici giorni effettivi di cammino più tre giorni di sosta, distribuiti lungo il tragitto, indispensabili per l’acclimatazione. Da Tumlingtar, un paese di pianura a 520 metri sul mare, il percorso raggiungerà diversi campi base dei colossi himalayani attraverso altipiani e alti passi che ci porteranno da una valle all’altra. Makalu, Baruntse, Ama Dablam, Lhotse ed Everest sono solo alcune delle montagne che vedremo da vicino. Poiché già da qualche anno è stata ultimata una strada che collega Tumlingtar a Tashi Gaon, è oggi possibile completare l'itinerario del trek in soli 18 giorni da Kathmandu a Kathmandu, incluse le soste di acclimatazione e i due voli aerei Kathmandu-Tumlingtar e Lukla-Ramechhap. La seconda metà di ottobre è la stagione ideale per camminare nelle alte valli del Nepal. Conclusa la stagione del monsone, i cieli tornano sereni mentre le temperature indugiano ancora per un po’ sui livelli primaverili. La finestra favorevole è tanto più stretta quanto più si va in alto: a novembre le minime in quota precipitano sottozero e il freddo e le nevicate potrebbero complicare il superamento dei passi più alti. Il circuito dei Tre Colli conta pochissime ripetizioni per le difficoltà logistiche e perché per un terzo si snoda in zone remote, lontano dai sentieri battuti, da ciò che è considerato facile. Le valli che si attraversano sono nella prima parte sono selvagge e disabitate, con scarse tracce di sentieri, lontane da comunità umane che non siano ricoveri di pastori a uso estivo. Otto notti in tenda a pochi passi dal Tibet, (le rimanenti sono in lodge) incontrando lungo il cammino solo i membri delle spedizioni dirette al Makalu, al Baruntse, all’Ama Dablam attraverso foreste e paesaggi desertici d’alta quota, all’ombra dei più alti ottomila dell’Himalaya.

Trek in Tibet al campo base di Kangshung, versante est dell'Everest

 

Si è concluso con successo lo scorso maggio il trek in Tibet al versante Kangshung dell'Everest (campo base est). Le valli tibetane di Kartha e di Karma sono tra le più belle in assoluto al mondo, con pascoli e laghi d’alta quota dove vivono gli yak e zone coperte di foreste nelle parti più basse. Sono valli che portano ai piedi di tre colossi himalayani: il Makalu, il Lhotse e l’Everest lungo sentieri poco percorsi ma tra panorami unici. Da Lhasa abbiamo raggiunto il lago di Yamdrok, diretti a Gyantse quindi Shigatse e infine Sakya, di cui abbiamo visitato i monasteri lamaisti. Il trek, della durata totale di otto giorni e nove notti, è iniziato dal villaggio di Qudang Xiang e ci ha portato al campo base ai piedi della parete est dell’Everest. Il ritorno ci ha visto risalire una valle che ci riportato in quella di Kharma da cui avevamo iniziato il trek, superando il passo di Langma (5350 m), che domina i sottostanti laghi blu di Shurima. Terminato il giro ad anello, abbiamo fatto una puntata al monastero di Rongbuk, sul 'classico' versante nord-ovest dell’Everest per ammirare, oltre all'omonimo monastero a 5000 m, anche la parete nord-ovest del re degli 8000. Infine, passando per Tingri e Gyirong siamo entrati in Nepal via terra per concludere il viaggio a Kathmandu. Qui le foto del trek.