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14 luglio

Questa mattina è arrivato anche Adriano. E finalmente festeggiamenti effettivi: addirittura DUE bottigliette di Pespi! Il tempaccio di questi giorni domani si dovrebbe calmare e lasciare il cielo limpido per 5 giorni. Ebbene sì, ci riprovo. Gli alpinisti sanno quanto sia seccante arrivare a un passo dalla cima e poi rinunciare. Sanno anche quanto sia difficile lasciare andare avanti i propri compagni e ritornare indietro. Sono certo che la mia decisione sia stata saggia, avevo troppo freddo e rischiavo di non riuscire a scendere. Adesso mi sento in forma, decisamente più acclimatato di prima, e così salgo di nuovo, in compagnia di Gerfried e del gruppo degli austriaci. Marco, Sandra e Adriano si sposteranno al campo base del K2 e riposeranno qualche giorno. Io questo Broad Peak lo voglio salire tutto.

 

16 luglio

Buone notizie!! E' arrivato Simone. Eravamo preoccupati, molto preoccupati, perché non era più sceso dal c3 dove si era fermato dopo la cima. E' tornato ieri sera alle 20:30, e sta bene. Un po' stanco, questo sì. I nostri programmi per i giorni successivi sono vari: Adriano e Sandra restano qui al campo base a riposare, perché ne hanno entrambi bisogno. Domani io salgo al c2 in compagnia di un portatore, con l'intenzione di essere al c3 mercoledì e ritentare la cima con il gruppo degli austriaci giovedì. Marco invece, con l'altro portatore, si trasferisce al K2  con il compito di attrezzare il c2. Abbiamo deciso di saltare il c1 perché ci sentiamo ben acclimatati.
Ho qualche misunderstanding con il satellitare (ormai è diventato un fatto personale): ecco la ragione per la quale non vi sto spedendo più le foto, ma spero di riuscire a risolverlo. Un abbraccio a tutti, come sempre.

 

17 luglio
Simone in vetta
Simone in vetta

Programmi... a cosa servono? Il tempo è ancora brutto, la partenza mia e di Marco è rimandata a domani. Ma purtroppo c'è un'altra partenza non prevista, per domani: quella di Adriano. Ripercorrerà il Baltoro con 3 portatori e io sto organizzandogli il ritorno in Italia per il 28. Lui è dispiaciutissimo, noi, se possibile, ancora di più. L'unica cosa che ci tira su di morale è che ci sono ancora tante montagne che potremo fare insieme, tutti e quattro, come i moschettieri.

 

Marco e Simone in vetta
Marco e Simone in vetta

La sorte ha sorriso a Simone: ha fatto un volo di 10 metri, mentre scendeva al campo base, e se l'è cavata con una distorsione al polso che guarirà presto. Il gruppo degli abruzzesi, molto cortesemente, ci ha permesso di mandarvi le foto di vetta di Simone e di Marco. Fino a che non sarò riuscito a rimettere in funzione il mio satellitare dovrò approfittare della gentilezza degli altri alpinisti.

 

Buon viaggio di ritorno, Adriano.

 

18 luglio

Le donne! Una vera corporazione, tutte a sostenersi l'un l'altra... Sandra è stata brava, anzi bravissima. Quest'anno è molto allenata, e poi è "capatosta", quando decide di fare qualcosa non c'è nulla che possa farle cambiare idea. La verità è che fra gli alpinisti non si fa una gran differenza tra maschi e femmine, ci sentiamo tutti uguali e tutti diversi a seconda delle capacità di ognuno. Qui al Broad Peak ci sono molte donne, alcune bravissime altre meno, come gli uomini. La nostra Sandra non è fra le star, tipo Edurne o Gerlinde, ma è sicuramente al di sopra della media. E adesso, posso parlavi di noi senza che si scateni il putiferio nel guestbook? Adriano è partito questa mattina per Skardu, Marco è al campo avanzato del K2, Sandra è al campo base del BP e tiene i collegamenti radio, mentre io sono al campo 2 del BP. Domani il tempo dovrebbe peggiorare un po', ma poi dovrebbe tornare il sereno. Dal K2 non ci sono buone notizie, sembra che la neve caduta abbia impedito a tutti di salire, non ci risulta che siano arrivati neppure al C4. Ci sono voci di una valanga caduta dal C2 verso il C1 al Gasherbrum II, ma non sappiamo se ci sono alpinisti coinvolti. Sperem...

 

19 luglio

Rieccomi al c3, ancora una volta. Qualche ora di riposo e poi partenza per un nuovo tentativo di vetta. Siamo in molti, c'è il gruppo degli abruzzesi e quello degli austriaci. Meno male, perché la neve è sempre alta oltre un metro e da soli sarebbe assolutamente impossibile arrivare sino in cima. Sono emozionato, ma più fiducioso della volta scorsa: non ho mal di testa, mi sento bene, sono ben equipaggiato contro il freddo e - soprattutto - adesso so di essere in grado di prendere la decisione di fermarmi e tornare indietro. Quando in Italia saranno le dieci di sera, comincerò il mio cammino. Intanto Marco è arrivato al c1 del K2, ma la piazzola era tutta occupata e ha fatto un deposito ed è tornato indietro. Sandra (che tiene i contatti radio tra di noi) mi ha riferito che la salita è ripida e difficile. Non voglio pensarci, per il momento, meglio che mi concentri su questo caspita di Broad Peak.

 

Guestbook:
Per Aldo e Carlo, e per tutti quelli che si domandano cosa è successo ad Adriano, sono costretto a rispondere "motivi personali", perché lui non desidera renderli pubblici. Comunque, se vi preoccupate che gli sia successo qualcosa, tranquilli, non avrebbe certo potuto ritornare a piedi sino a Skardu! Il nostro ragazzo è d'acciaio. Per i vari comitati pro sandrine e tendini lesi.... Certo che ringrazio sempre la mia insostituibile sssandrina, senza di lei questo blog casalingo, con collegamenti completamente a nostre spese (mie e sue) non esisterebbe proprio!

 

20 luglio

Come mi disse una volta Riccardo Cassin, grande vecchio dell'alpinismo, non siamo noi che non riusciamo a salire, sono le montagne che non ci vogliono. E il Broad Peak di me non ne ha voluto sapere. E' anche vero che mi sono presentato al suo cospetto con un compagno (Kabbur, il nostro portatore) che non era esattamente appetibile. Abbiamo dormito insieme in tenda, utilizzando il sacco a pelo come coperta, e lì ho cominciato ad avere dei mancamenti. No, non per la quota, per l'olezzo... Doveva avere anche dei problemi di gas intestinali, perché ogni tanto arricchiva il suo già intenso profumo con degli effluvi più marcati. Non mi ha fatto mancare nulla, nemmeno delle espettorazioni mucose che producevano densi escreati che si ghiacciavano al contatto con il suolo, lasciando artistiche macchie giallastre. E così, questa montagna mi ha accolto con una nuova bufera, nella notte. Arrivato sino alla forcella (quella delle foto del 17 luglio) sono stato costretto a girare i tacchi e a scendere direttamente al campo base. E con me gli austriaci e gli abruzzesi. Non è salito nessuno. Molti si sono fermati al c3, ma non mi sembra una buona idea, non so quanto inclemente sarà il tempo domani. Saluto  questo Broad Peak, e sposto il campo al K2.

 

(segue)

 

   
CAI Bologna

Con il patrocinio del Club Alpino Italiano

Sezione di Bologna Mario Fantin